martedì 26 marzo 2013

I documentari di Discòveri Ciànnel: “Specie Inutili del Mondo”

Il Guardiapesca




Mammifero dal fare schivo, furtivo, spesso avvezzo alla pratica dell’imboscamento, il Guardiapesca si aggira zampettando in vaste aree della penisola, assumendo vari aspetti, dimensioni e colorazioni della propria muta. A seconda delle sottospecie di appartenenza può avere manto grigio, verde, bluastro o addirittura multicolore. Noto per il suo caratteristico verso gutturale “Favorisca il permesso” e la sua inconfondibile andatura tracotante, il Guardiapesca compie astuti ed agghiaccianti agguati ai danni di mammiferi spesso indifesi o dall’atteggiamento tranquillo e sociale. Nonni con giovanissimi nipoti, turisti stranieri poco informati e adolescenti muniti di retino per meduse, sono facilissime prede per il protagonista della nostra indagine.

Non sfuggono nemmeno i cosiddetti “Pescatori Ricreativi”, mammiferi dalla spiccata socialità che praticano una particolare disciplina detta “Pesca Sportiva” con la quale, dopo settimane di duro lavoro per mantenere le proprie famiglie e lo Stato in cui abitano (a suon di sonore decurtazioni percentuali in tasse), pagata un ulteriore ed inutile tassa annuale specifica, si concedono poche ore di svago in riva a specchi d’acqua lacustri, ampi fiumi o freschi torrenti, per compiere questo innocuo rito che generalmente si riduce ad un estenuante movimento di braccia. La rigidità verso tali esemplari di mammiferi è ben conosciuta ed a volte sfiora la vera e propria persecuzione. E’ però da sottolineare che gli agguati avvengono generalmente nei comodi parcheggi od a pochi metri da strade asfaltate e comunque in luoghi di facile accesso ed in orari consoni alla loro natura.
Il massimo dell’attività del Guardiapesca è concentrata infatti tra il rito del caffè post desinare e quello dell’aperitivo ante cena. Una finestra di attività presumibile intorno alle due ore giornaliere, nei periodi di massima attività.

Gli studiosi dei Guardiapesca sono anni che cercano di stabilire le motivazioni di finestre di attività così ristrette. E’ infatti noto che le prede indicate per natura e quindi più significative per il Guardiapesca, si muovono in orari ben diversi e con modalità molto più furtive. Spesso accade di trovare questi altri mammiferi, da molti definiti “Pescatori di Frodo”, in zone più impervie, magari in gruppi più nutriti ed attrezzati con artifizi specifici a creare danni, anche irreversibili.

L’ulteriore curiosità risiede nel fatto che tali luoghi e tali orari sono ben conosciuti da chiunque frequenti le zone di ritrovo e svago del “Pescatore Sportivo”. Addirittura alcuni esemplari dei suddetti “Pescatori di Frodo”, ben identificati e stanziali nelle loro abitudini (in questi casi vengono però definiti più semplicemente “Rottinculo”) vengono del tutto ignorati.

Ad oggi però, nonostante i dibattiti e gli studi approfonditi, non sono state trovate risposte conclusive.

Pertanto è opinione comune che il Guardiapesca, anche se introdotto da tempo immemore, negli anni abbia perso la sua peculiare funzione regolatrice dell’alieutica fauna mammifera, diventando quindi solo un ulteriore specie “aliena” da sfoltire e regolare, magari con immissione di soggetti indigeni più radicati al proprio territorio d’origine o addirittura di sesso femminile che, se non altro, potrebbero garantire ritrovi più nutriti dei "Pescatori Ricreativi".
 
Tipologia di Guardiapesca da lanciare sul territorio
 
Nel frattempo, in caso di avvistamento ed avvicinamento, si consiglia di stare tranquilli, esibire un “Bollettino Postale” con regolare vidimazione e porre la seguente domanda “Ma fare il tuo lavoro come si deve no?”, quest’ultima naturalmente solo con il pensiero.
Il Guardiapesca si allontanerà senza arrecare più alcun fastidio…

Oh, si scherza eh!

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In attesa del prossimo post leggi gli ultimi "da pescatori"

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